“Il cancro della corruzione”: il libro del Colonnello Mungivera presentato ad Arpino.
“Vale la pena vivere una esistenza inquinata, pur nel lusso del denaro facile, vedendo morire i propri figli e i propri cari?”: questa la frase del retro di copertina del libro “Il cancro della camorra”, del Colonnello Claudio Mungivera, presentato ieri nella Parrocchia Santa Maria Francesca delle cinque piaghe ad Arpino. Il libro, dedicato ad Agnese Borsellino, contiene la prefazione di Manfredi, figlio del magistrato assassinato da Cosa nostra nel ’92 e che l’autore ha avuto modo di conoscere ad apprezzare durante gli anni di lavoro a Palermo. A moderare la serata, in una sala teatro gremita, il Consigliere comunale Marco Colurcio, promotore dell’iniziativa, che ha spiegato la volontà di creare, attraverso questo evento, un percorso ideologico che possa arrivare ad informare i cittadini e a scuotere le coscienze sul fenomeno della corruzione (la causa) in tutte le sue forme, che possa mostrarne gli effetti- pensiamo ad esempio ai rifiuti tossici, all’aumento delle malattie nella nostra terra, all’incidenza della mortalità nel triangolo dei veleni- ed arrivi alle conseguenze nelle vite di ciascuno. A tal proposito sono stati distribuiti gli opuscoli con la raccolta dati di EPICA, il progetto portato avanti dai medici di famiglia di Casoria che illustra i dati raccolti in relazione al fenomeno “Terra dei fuochi”.
A salutare i presenti il “padrone di casa”, Padre Jonas Gianneo , che ha accolto con piacere ed entusiasmo questa iniziativa nella sua parrocchia, perché “nella Chiesa non si parla solo di Dio, ma anzi si affrontano temi che riguardano la responsabilità sociale ed il bene comune”. Lo stesso Papa Francesco si è espresso a più riprese sulla lotta alla corruzione, che decompone le anime e le rende attaccate al “Dio denaro”. Coinvolgente ed entusiasmante l’intervento dell’autore, il Colonnello Mungivera, Cavaliere al merito della Repubblica italiana e attualmente responsabile della sicurezza presso il comando Nato di Napoli. “Felice di essere qui” ha esordito Mungivera, “perché mi sento un po’ figlio di questa terra e soprattutto mi sento un cittadino come voi, che insieme a voi, oggi, sta facendo SISTEMA, ma un sistema sano, che serve a risvegliare le nostre coscienze e farci aprire gli occhi non su un tema qualunque, ma su quello che a mio parere è IL tema in assoluto. Basti pensare che la corruzione costa ad ognuno di noi oltre 2000 euro annui”. Mungivera ha continuato spiegando le origine della parola corruzione, che letteralmente indica “decomposizione”, ed ha parlato di necessità di creare nuova “linfa etica”, partendo dai singoli, dai piccoli gruppi, dalle famiglie, dalle parrocchie. “Perché sono venuto qui stasera? Perchè sono convinto che la gente vada informata per cambiare, ognuno deve impegnarsi, per ciò che può e per come può a creare una rivoluzione. L’uomo è andato troppo oltre per poi dover tornare indietro, cosi come la nostra società è tornata ad un vitello d’oro come quello degli ebrei, che oggi si chiama DIO DENARO”. Mungivera nel libro, un saggio divulgativo, fa un ampio excursus partendo dai significati del termine corruzione, passando per gli organismi che si occupano di corruzione a livello internazionale per arrivare poi agli esempi che ci circondano, la Terra dei il Triangolo della morte e la Resit di Giugliano, per citarne alcuni. E proprio a proposito di questi temi, durante la serata è stato proiettato il trailer del documentario ti Thomas Wild Turolo, “Ogni singolo giorno”-Uno sguardo inverso sulla Terra dei fuochi. L’autrice, la giornalista napoletana Ornella Esposito, ha illustrato ai presenti lo scopo del documentario, e cioè quello di raccontare le storie di chi vive e resiste nei nostri territori e lotta per andare avanti, per costruire un futuro per sé e per i propri figli. Una visione diversa, dunque, da quella del sensazionalismo estremo che spesso i mass media fanno trapelare e di cui ciascuno di noi dovrebbe farsi portatore. I vari interventi dei relatori sono stati intervellati dalla lettura di alcuni brani del libro del Colonnello Mungivera. Il ricavato destinato all’autore andrà all’istituto oncologico Pascale di Napoli.
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