Finchè avremo bisogno di UNA giornata contro la violenza sulle donne, non saremo mai un popolo civile.

Purtroppo molte Donne sanno benissimo come ci si sente, esperienze vissute sulla pelle, ma poche riescono ancora oggi a reagire, a scappare a sopravvivere.
All'inizio satupidamente se ne danno la colpa, e quando si rendono conto della triste e devastante realtà è difficile uscirne,quasi impossibile.
Manca quasi l'aria, mancano riferimenti, tutto appare complicato e gigantesco ed a volte si vede la morte come una liberazione, così che possa finire una volta per tutte.
Ma se ne esce, poche e rare volte in questi casi,molto poche purtroppo, ma SE NE ESCE!
Torneranno i ricordi, torneranno le paure ma chi riesce a dire basta, ne ho piene le palle di una vita " non vita", riscopre in se una forza inimmaginabile, un potere che solo le donne hanno ed al cui cospetto i loro carnefici saranno solo delle nullità.

Serve una nuova educazione, la riscoperta del rispetto, del pudore, bisogna debellare la violenza, ed ancor più la violenza di genere, dal nostro vivere.
La donna è mamma, amante, amica, confidente, sostegno e consigliera. Quandanche non fosse nulla di tutto ciò va rispettata SEMPRE.
Non una giornata contro la violenza sulle donne, ma 365,366, tutta la vita intrisa di rispetto.
Perchè in fondo, al di la della psico analisi, delle attenuanti e miserabili giustificazioni, oltre l'essere stupidamente geloso e possessivo, se picchi una donna SEI un FOTTUTO COGLIONE.
A noi l'obbligo morale di esserci quando ci si accorge, ed i segni sono inconfutabili, di una condizione di paura, soggezione e pericolosa sopportazione. Spesso manco arrivano le richieste di aiuto, molte volte sono fugacemente respinte, ma se non ci saremo, se ci volteremo dall'altra parte saremo inesorabilmente COMPLICI.

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