Marco Colurcio, ricerche e divagazioni.

Ritardatari di tutto il mondo, non mortificatevi se arrivate in ufficio dieci minuti dopo l'orario di entrata anche se avevate puntato la sveglia con tre ore di anticipo. Se non siete mai stati fanatici dell'orologio, o meglio, se cercate in tutti i modi di rispettare gli impegni al secondo ma puntualmente qualcosa va storto, molto probabilmente siete dei grandi ottimisti. Un articolo apparso sull 'Elite Daily sostiene che i ritardatari abbiano una marcia in più perché guardano alla vita con più leggerezza, ma soprattutto sono uomini e donne di grande speranze: "Le persone costantemente in ritardo sono in realtà solo più ottimiste. Sono convinte di poter svolgere più attività in un certo arco di tempo e stanno bene  quando riescono ad essere multitasking.  In poche parole confidano nel futuro. Anche se spesso sbagliano a calcolare i tempi e possono essere poco realistiche sul da farsi, il loro atteggiamento le ripaga sul lungo termine in altri modi". Che l'ot

Non pensate: tanto è solo un attimo. Non succede niente. Tu aspettami qui… Niente di più sbagliato. Legare il cane ad un paletto fuori da un negozio oppure a uno di quegli appositi ganci che si vedono in giro per le città, equivale a esporre il vostro amico al rischio di essere rubato. Succede sempre più spesso – denunciano Lav e Enpa – sono tantissimi i cani che finiscono per essere usati come esche da combattimento tra pit oppure rapiti da rom e barboni per mendicare o ancora nelle celle frigo dei ristoranti cinesi. Perciò se non potete portarlo con voi lasciatelo a casa. O meglio ancora scegliete solo i negozi in cui è benvenuto. Ormai sono sempre di più quelli che ammettono il loro ingresso. Pensate che molti supermercati hanno carrelli della spesa nei quali Fido può stare comodamente seduto. La civiltà si misura anche da questo.

http://www.vesuviolive.it/ultime-notizie/politica/115046-21-ottobre-1860-il-plebiscito-organizzato-dalla-camorra-consegna-napoli-al-piemonte/  

http://www.laleggepertutti.it/100840_pensione-di-reversibilita-al-coniuge   Il diritto della moglie o del marito ancora sposato, separato o divorziato: tutte le ipotesi per ottenere l’assegno dall’INPS con la pensione di reversibilità.  

Il termine napoletano “appocundrìa” (appucundrìa, pucondrìa, apocundrìa), corrisponde grosso modo all’italiano ipocondria, con derivazione dal greco ὑποχόνδρια (ὑπο= sotto e χόνδριος = costola). I greci indicavano in questo modo un dolore addominale, che più tardi venne collegato ad aspetti psicologici dell’individuo che possono condurre a depressione, malinconia, scoramento, sconforto… Ma questa definizione è troppo scolastica: l’appocundria è un sentimento molto più nobile e molto più napoletano, un sentimento di dolce apatia che ha il sapore dell’indolenza e dell’impotenza, molto simile alla refrattarietà. Una fatalistica accettazione del proprio destino, venata di noia esistenziale, di scetticismo distaccato e malinconico. Una sorta di piacevole e dolente rimpianto per le cose non vissute o non viste, ma anche vissute e viste, oramai sbiadite...  Un sentimento così complesso e particolare, che anche la Treccani ha sentito il dovere di celebrarlo con un articolo sul suo portale Trec

La casa, per definizione, è quella struttura che generalmete ospita uno o più nuclei famigliari e talvolta anche animali, e che viene utilizzata dall’uomo  per ripararsi dagli agenti atmosferici . A fronte di questo, dunque, si considera la casa  un luogo protetto e sicuro . Ma sapevate, invece, che l’aria che respiriamo dentro la nostra casa può essere ben  cinque volte peggiore di quella che respiriamo all’esterno ? A dimostrarlo era stato uno studio condotto dai ricercatori dell’ Enviromental Protection Agency  (Epa), l’Ente statunitense di protezione ambientale. Le fonti di tale inquinamento andrebbero ricercate nei cosiddetti  COV , ossia i  Composti Organici Volatili , contenuti nei prodotti per la pulizia della casa, degli uffici e di tutti gli ambienti di vita, come pure in pitture, vernici e smalti, nelle candele profumate e nei bastoncini d’incenso, nei vestiti e nella tappezzeria sottoposti a lavaggio a secco, nell’utilizzo di stufe a legna e caminetti, e ovviamente, nel fum