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Visualizzazione dei post da 2020

Che cos’è un Dpcm e come funziona?

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  Che cos’è un Dpcm? Il Dpcm, acronimo di  Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri , è un provvedimento amministrativo di rapida emanazione che entra in vigore immediatamente e dipende esclusivamente dalla volontà del presidente del consiglio. Sebbene sia sempre esistito, finora il  Dpcm  è stato uno strumento poco usato. In questo periodo di emergenza, che implica l’adozione di decisioni più rapide, il decreto del presidente del consiglio dei ministri è preferibile perché scriverlo richiede meno tempo rispetto ad un decreto legge, per il quale bisogna coinvolgere il  Consiglio dei Ministri.  Il Dpcm invece è emanato dal solo  Presidente del Consiglio . Si tratta di un atto di secondo grado, cioè, nella gerarchia giuridico-istituzionale, è di rango inferiore rispetto alla legge, ai decreti legge e ai decreti legislativi delegati. Come funziona un Dpcm? I Dpcm non richiedono l’approvazione del  Parlamento . In genere riguardano questioni tecniche su un settore o ambito specifi

Cashback di Stato, cos’è e come funziona.

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  A partire dal 1° dicembre inizia un mese di fase sperimentale del Cashback di Stato, il rimborso del 10% sugli acquisti fatti con carte di credito, bancomat e app dei telefonini. Il via libera è arrivato anche dal Garante Privacy dopo aver recepito il funzionamento e dopo aver imposto precise limitazioni all’utilizzo dei dati personali gestiti dal sistema. Proviamo a capire meglio di cosa si tratta e vediamo insieme i tetti minimi di spesa e quelli di operazioni necessari per ottenere il bonus. Si tratta di uno strumento di stimolo per i pagamenti senza contante, una restituzione di capitale a cadenza trimestrale che porterà nelle tasche dei consumatori fino a 150 euro a trimestre. La promessa è quella di restituire il 10% delle spese effettuate con strumento cashless, purché sia effettuato un numero di pagamenti minimo nel periodo in esame (la fase sperimentale di dicembre prevede almeno 10 differenti pagamenti, mentre a regime è ipotizzata una soglia minima di 50 pagamenti). Si tra

Storie e leggende della Pasrtiera

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Dolce napoletano e pasquale per eccellenza, la pastiera è realizzata con ricotta, grano e uova. Si comincia a prepararla il giovedì santo per essere mangiata il sabato precedente la domenica della Resurrezione sulle tavole dei partenopei e a Pasquetta. La sua importanza è stata anche affermata a livello ufficiale con il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale campano. Pochi, però, sanno che questa pietanza ha radici antichissime, che risalgono addirittura alla nascita stessa di Napoli e al paganesimo, prima ancora di diventare emblema della festività cristiana. Pastiera e leggenda della sirena Partenope  Narra la leggenda che ogni primavera la sirena Partenope emergeva dalle acque del golfo per salutare il popolo di Napoli, allietandolo con canti d’amore e di gioia. Una volta la sua voce fu così melodiosa e soave che tutti gli abitanti ne rimasero affascinati e rapiti: accorsero verso il mare commossi dalla dolcezza del canto e delle parole d’amore che la sirena ave

Tutela ambientale, un impegno da prendere seriamente.

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Sono ben undici, in venti giorni presi in esame, gli sforamenti registrati dalla centralina ARPAC di Casoria (zona scuola palizzi). Questi dati prospettano la pessima situazione relativa alla qualità dell’aria, ed in particolare al PM10; cioè a quelle particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore dieci millesimi di millimetro, e di queste circa il 60% è composto da particelle più piccole, dette PM2,5 , le quali sono capaci di raggiungere in 30 giorni le porzioni alveolari dei polmoni. C'è, tra l'altro, da considerare anche che tra i nove giorni in cui non si sono registrati sforamenti, cinque di essi risultano privi di dati in quanto, secondo l’Arpac, sono “ non valutabili” ed uno "non pervenuto" Da sottol ineare l’altissimo valore dei dati registrati dalla centralina. Per "sforamento" si intende infatti quando la media giornaliera di PM10 supera 50 µg/m3. Naturalmente anche se il valore è di 51 µm si tratta