Non guardi lo smartphone e doni l’acqua a chi non ce l’ha

Mancano ancora pochi giorni, ed allora perché non provarci tutti insieme??
proviamo a fare una sfida, pubblichiamo i risultati della nostra ASTINENZA SOLIDALE. :-)
Togliamo qualche soldino ad Armani, e doniamo l'acqua aiutando UNICEF.
cominciamo subitooooo ma soprattutto diffondete viralmente questo link







Giorgio Armani è lo sponsor del mese di marzo. Ogni 10 minuti di «astinenza» valgono 25 centesimi di dollaro

Sfruttare la tecnologia per fare del bene. 
Sempre più spesso capita di sentire di app a scopo benefico, quest’anno anche l’Unicef ne ha sviluppata una a favore dei bambini che non hanno accesso all’acqua potabile o che vivono in condizioni igienico-sanitarie inadeguate. Il funzionamento è semplicissimo: basta non usare il proprio smartphone. «Per dieci minuti che non tocchi il tuo cellulare doniamo un giorno di acqua potabile a un bambino che ne ha bisogno», si legge sul sito Unicef.Usa. Come non convincersi a provare, specialmente sapendo che 768 milioni di persone non hanno accesso all’acqua pulita e 2,5 miliardi vivono senza servizi igienici adeguati (dati Onu 2013)? Ogni giorno, poi, 1.400 bambini muoiono per dissenteria o altre malattie legate all’acqua.
App azzurra
Il funzionamento della app è facile: basta collegarsi dal proprio device al sito tap.unicefusa.org e il conteggio del tempo parte in automatico (non serve scaricare nessuna applicazione), lo schermo dello smartphone diventa azzurro e compaiono notizie relativa all’acqua e un timer. La app è sensibile ai movimenti del dispositivo, grazie a un accelerometro, e il timer calcola il tempo in cui il dispositivo rimane fermo. Dieci minuti di inattività corrispondono a 25 centesimi di dollaro (circa 0,18 euro) che lo sponsor Giorgio Armani dona all’Unicef, utili per garantire acqua a un bambino per un’intera giornata. Nel frattempo sullo schermo continuano a scorrere statistiche e infografiche che lanciano messaggi educativi e quantificano il tuo aiuto.
Armani
Per tutto il mese di marzo l’azienda di moda italiana verserà fino a 75 mila dollari, mentre a febbraio è stata la volta dell’Unicef Next Generation che ha fatto un versamento a coprire parte dei minuti di digiuno da smartphone che verranno conteggiati. Il Tap Project, promosso dall’Unicef da diversi anni, si occupa degli abitanti delle aree più povere della Terra senza acqua potabile. Dal 2007 l’organizzazione delle Nazioni Unite ha lanciato diversi progetti, ma quest’anno, per la prima volta, la proposta coinvolge direttamente le persone. E partecipando si potrebbero scoprire anche effetti benefici per sé: l’ansia di controllare in continuazione notifiche, caselle email e messaggi svanisce poco alla volta.

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