Senato. Al via indagine su inquinamento e salute. Si comincerà dalla Campania

Il primo passo è l'approvazione all'unanimità della relazione. Da qui la Commissione Sanità del Senato avvierà un'Indagine conoscitiva per documentare la correlazione tra inquinamento ambientale e incidenza di tumori, malformazioni fetoneonatali ed epigenetica. E si comincia dai rifiuti della Campania. 


23 LUG - La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato oggi all'unanimità la relazione su “Inquinamento ambientale ed effetti sull'incidenza dei tumori, delle malformazioni feto-neonatali ed epigenetica” presentata dai senatori Lucio Romano, Scelta Civica, e Maurizio Romani, M5S e alla presenza del sottosegretario Paolo Fadda.

L’approvazione è il primo atto dell'indagine conoscitiva che la Commissione condurrà per documentare la correlazione tra inquinamento ambientale e incidenza di tumori, malformazioni fetoneonatali ed epigenetica.

“La Commissione nel realizzare questa indagine mira a tutelare il diritto alla salute disciplinato dall’art. 32 Costituzione”, ha spiegato Lucio Romano. “Il diritto alla salute è riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili: costituisce un diritto fondamentale dell’individuo e tutela un interesse collettivo della società a non subire conseguenze negative da situazioni igienico-sanitarie non controllate che potrebbero essere causa e diffusione di malattie”. 

“Lo studio, è scritto nella relazione approvata oggi, avvalendosi di audizioni e sopralluoghi nei luoghi a maggiore impatto inquinante, risponde a ulteriori e non secondarie esigenze. In particolare, attraverso una puntuale analisi epidemiologica e prospettica, è possibile realizzare tutte le azioni di prevenzione (primaria e secondaria) finalizzate alla tutela della salute con un migliore orientato impegno di risorse economico-finanziarie da parte delle Istituzioni preposte. Inoltre consente una sovrapposizione, di assoluta utilità, tra: dati riferentesi a inquinamento ambientale – “cartografia” delle incidenze tumorali e malformazioni fetoneonatali – cartografia insediamenti urbani e terreni agricoli con possibili sviluppi produttivi no food. In dettaglio, è auspicabile la correlazione con indicatori di esposizione, la valutazione delle associazioni fra variabilità degli indicatori di salute (mortalità, morbosità, malformazioni congenite, sex ratio) e quella degli indicatori di contaminazione ambientale”.

“Il lavoro – aggiungono i relatori – sarà sviluppato prestando assoluta attenzione alla qualità delle evidenze scientifiche e alla validità delle documentazioni. L’indagine si avvarrà di materiale documentale già disponibile (rapporti, report, relazioni, indagini statistiche, ecc.), di note e documenti appositamente predisposti per la Commissione (sulla base di specifici quesiti), di visite in ambiti di interesse per l’indagine e di audizioni di soggetti che operano nel campo in oggetto e di esperti (su dettagliati temi indicati dalla Commissione) indicati che potrà essere eventualmente integrato in relazione a particolari esigenze di approfondimento”.

La scelta della Campania, si legge nella Relazione, è dovuta al fatto che “da diversi anni la Regione è teatro di conflittuali e drammatiche controversie nel campo dello smaltimento e trattamento dei rifiuti, con vari siti di abbandono incontrollato anche di quelli industriali. La pratica della disseminazione di discariche abusive su tale territorio, accompagnata da forme di smaltimento e di incenerimento illegali di rifiuti, ha avuto inizio negli anni ’80”.
In più in “Campania lo scempio perpetrato ai danni del territorio è stato costante e i danni incalcolabili oltre che, verosimilmente, irreversibili se si tiene conto del trasferimento delle sostanze inquinanti dall’ambiente alla catena alimentare, senza che ad oggi si possano stabilire con certezza gli effetti sulla salute umana”.

“In ragione della molteplicità dei territori interessati all’indagine conoscitiva e delle relative specificità, si ritiene opportuno procedere per ambiti territoriali specifici - a partire dalla Campania – aggiunge Romano – secondo sequenze e gradualità stabilite dalla Commissione”.

Il calendario di audizioni prevede che vengano ascoltati, tra gli altri il ministero della Salute

e quello dell’Ambiente, l’ISS, le associazioni di Epidemiologi, di oncologi, la Sigo, i pediatri, l’Arpa e il Wwf.

23 luglio 2013

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